"Quando riascolto un mio intervento registrato, mi sento piatto. Forse anche il mio pubblico mi percepisce piatto". Come migliorare la voce per avere un impatto più efficace nelle persone che mi ascoltano?
Sempre più professionisti hanno la necessità di parlare in pubblico e mi chiedono di CREARE UN FORTE IMPATTO ATTRAVERSO L’USO DELLA VOCE. La modulazione, le pause, la chiarezza possono rendere un discorso memorabile. Come fare?
“Luigi ho sempre la voce uguale, quando parlo non riesco a controllare la mia voce, vorrei essere più incisivo, come posso fare?”.
Oggi voglio scriverti qui un esercizio specifico sull’ESPRESSIVITA’, che riguarda appunto la voce.
Noi, come esseri umani siamo costituiti da tre aree distinte: l’area del pensiero, quella del sentimento e quella della volontà.
Ad ognuna di queste aree corrisponde una diversa tipologia di voce, che puoi scoprire e utilizzare per dare maggiore espressività, emozione, chiarezza ai tuoi discorsi.
Ecco di seguito le tre le aree e la tipologia di voce corrispondente.
L’area del pensiero ha a che fare con una voce acuta, posizionata sulla testa, per questo parliamo in teatro di voce di testa. Si tratta di una voce molto chiara, cristallina, in cui le parole sono scandite in modo preciso e netto.
E’ la voce che puoi utilizzare per spiegare un concetto complesso, fornire dei dati, per richiamare l’attenzione e per “svegliare” l’uditorio.
Ripeti più volte per due minuti: “questa è la mia testa, questa è la mia testa” e poi a seguire “questo è il mio pensiero, questo è il mio pensiero”. Lo sforzo sarà quello di rendere la tua voce molto chiara, immaginando di far uscire il suono della voce dalla parte superiore della testa.
L’area del sentimento ha a che fare con una voce più calda, posizionata sul cuore, per questo in teatro parliamo di voce di petto. Si tratta di una voce molto grave, morbida, carezzevole, in cui la velocità è media – lenta.
E’ la voce che puoi utilizzare quando parliamo di qualcosa che per te è intimamente importante, di qualcosa che ti ha emotivamente colpito, di un’esperienza personale, per esprimere un sincero grazie alle persone.
Ripeti più volte per due minuti: “questo è il mio cuore, questo è il mio cuore” e poi a seguire “ti voglio bene, ti voglio bene”, “questo è il mio sentimento, questo è il mio sentimento”. Facendo questo puoi aiutarti con le braccia, muovendole in avanti come se offrissi il tuo cuore a qualcuno.
L’area della volontà ha a che fare con una voce grave, posizionata sulla pancia, per questo noi in teatro la chiamiamo voce di pancia. Si tratta di una voce che prende le nostre note più basse, è energica, focosa, in subbuglio.
E’ la voce che puoi utilizzare sia per dire esattamente cosa vuoi e che cosa non vuoi che gli altri facciamo oppure la puoi utilizzare per coinvolgere gli altri motivandoli all’azione.
Sei in piedi con le gambe divaricate e le ginocchia piegate. Devi prendere questa voce dalla forza delle gambe. Ripeti più volte per 2 minuti: “questa è la mia pancia, questa è la mia pancia” e poi di seguito ripeti “questa è la mia volontà, questa è la mia volontà” e poi “vieni qua”, “vai via”, “lasciami”. Serve molto fiato e molta energia.
Prova anche questo testo:
Bene, ora che hai compreso questi esercizi sulle tre aree attraverso cui puoi rendere più ricca ed espressiva la tua voce, puoi allenarti in due modi:
In alternativa puoi anche registrarti con lo smartphone e riascoltarti.
Alla prossima,
E ricorda...
Il segreto sei tu!